mercoledì 11 agosto 2010

Visita al Sincrotrone di Trieste (Elettra)



Un mio amico che lavora al Sincrotrone ha organizzato una visita guidata all'Elettra, l'occasione era particolarmente ghiotta siccome grazie al fermo macchine era possibile visitare anche quelle zone dell'anello che sono parecchio pericolose quando l'acceleratore è in funzione (approfondimenti nelle FAQ in fondo al post).


La visita (Ingresso ore 18:00)


Vedere dal vivo un impianto del genere aiuta a chiarirsi le idee sul funzionamento e sulla realizzazione e sulla complessità di queste strutture. Per capirsi, la complessità è tale da far emergere dei dubbi sul fatto che possa funzionare veramente (ma funziona non temete :-D ) .


Fortunatamente il mio amico, nostra guida e cicerone, da buon ingegnere ci ha spiegato un sacco di dettagli sul funzionamento, bobina per bobina, comprese le problematiche del controllo.
Ho concluso che il livello di Knowhow acquisito dai tecnici del Sincrotrone è altissimo, essi devono perfino progettare e realizzare alcune delle apparecchiature necessarie al funzionamento del macchinario non essendo disponibili sul mercato di adatte.

Adesso forte di tutte le nozioni acquisite mi costruirò un piccolo acceleratore in casa.

Molto interessante la storia delle migliorie e delle modifiche apportate nel tempo all'Elettra; l'impianto trasmette quel senso di fai-da-te dell'ingegnere che ritengo sia tipico di una struttura di ricerca cutting edge dove per necessità l'impianto di produzione, sempre aggiornato e mutevole mantiene l'aria del prototipo.


Fine della visita (uscita 21:15 :-O )

Concludendo


l'Elettra è il Luna Park dell'ingegnere, consiglio la visita a chiunque abbia uno spirito tecnico/scientifico e consiglio a qualunque ingegnere elettronico di fare carte false per andare a lavorare li. Il Nirvana.

Dimenticavo! Il Sicrotrone di Trieste ben regge il confronto con i più blasonati Laboratorio di Ricerca Antiatomico e l' Istituto di Ricerche Fotoatomiche, entrambi giapponesi (e di cui riporto abbasso le foto).

Istituto per le ricerche fotoatomiche


Laboratorio per le ricerche antiatomiche

FAQ

Q:Perché in certe zone è vietato l'accesso durante l'attività?
A:Quando l'anello è attivo, vengono rilasciate delle radiazioni (la luce di sincrotrone raggiunge alte frequenze, es. raggi X + elettroni sparati a velocità relativistiche) che teoricamente dovrebbero viaggiare tangenzialmente all'anello ma a volte causa imperfezioni/malfunzionamenti/sfiga decidono di irradiarsi su ciò che sta vicino, arrivando anche a segare (tagliare di netto) fogli appesi al muro o robe simili.

Q:Ma il sincrotrone è pericoloso?
A:No assolutamente, i problemi sopracitati sono limitati alla zona in prossimità dell'anello dell'acceleratore, sono l'eccezione e non la regola, e queste zone sono schermatissime. In più è un tipo di radioattività che decade in poche diecine di minuti.


Q:Se al Sincrotrone non hanno una piscina o un aliante slittante dove nascondono il robottone?
A:I tecnici sono stati estremante chiusi su questo punto, comunque la struttura centrale del booster è losca e nasconde sicuramente qualcosa.

Sincrotrone, storie trasversali semiserie

Inizialmente una delle maggiori attrattive della visita al sincrotrone era la possibilità di diventare un supereroe. Essa costituiva la mia occasione di essere colpito da un fanta-quanto-raggio-bosonico e diventare l'uomo-ragno/talpa/scarafaggio/sabbia/cemento (a questo scopo consiglio tutti i visitatori di tenere durante la visita in tasca una mini gabbietta con un ragno).


Purtroppo, mentre andavo in automobile con il mio amico V. ,da Trieste a Basovizza per recarmi al Sincrotrone, si sono però addensate nubi molto scure sui monti. Questa scena ha fatto scattare in me un ricordo sopito di cui vi consiglio la visione.

Another World
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In questo classico videogioco degli albori del PC, nella bellissima animazione iniziale (mi sto commuovendo al solo rammentare) il protagonista (ricercatore delle alte energie addetto ad un acceleratore di particelle) a causa di un temporale e di un fulmine che si abbatté sull'impianto si ritrovava trasportato in un altro universo dove comincia la sua avventura.

Preso atto di questo precedente storico vi era la concreta possibilità che io e il mio amico V. venissimo trasportati in un altra dimensione/mondo invece di diventare supereroi. L'alternativa mi riempì il cuore di angoscia.
Restava ancora la speranza, pure remota, di un epilogo alla Gordon Freeman (Half Life ), una via di mezzo tollerabile.. alieni che invadono il nostro mondo sfruttando dei passaggi dimensionali.

Purtroppo nulla di tutto questo è successo ma seppure deluso il bilancio della giornata resta comunque totalmente positivo!

3 commenti:

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  2. Bravo Tarlo, mi compiaccio... e spero di vedere presto te e V. su Faccialibro! :-D

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  3. Non sapevo che il sincrotrone nascondesse questi rischi...

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